NEURO BONIFAZI, lettera
del 16 dicembre 2004:
<<…Versi alfabetici, molto originali e di grande abilità immaginativa! Mi
sembra che sotto l’apparenza di un giuoco enigmistico o enigmatico (del
resto molto ingegnoso e divertente), che pare ti costringa con la forza
infinita delle rime, tu nasconda una necessità assoluta, non so se più di
definizioni spericolate e sfrontate o di sospesi contrasti interiori. Si
tratta, dunque, di un “libro di righi veri?” Credo proprio di sì. Però, che
ansia in quella continua e insistente definizione indefinita!! Carissima, mi
accorgo che ti ho risposto alla tua maniera, ma non giocando! Il che
dimostra che questo tipo di scrittura, che scava dappertutto e in ogni
direzione primariamente probabile, è - come dire? – attaccaticcio!...>>