Neuro Bonifazi

 

Lettera del 7 luglio 2003

«Mi sono divertito molto (sono sincero!) a leggere del tuo palpitare “dietro le quinte” prima di entrare in scena, e poi della tua ironica e appassionata difesa della scuola “astratta” contro i falsi modernismi, e infine di quel tenero e sorprendete personaggio che chiami Lucilio.   Ho anche apprezzato, di volta in volta, le soluzioni “narrative” nei tagli rapidi del montaggio, nel doppio registro del pensiero, nelle scelte linguistiche, e così via.  Debbo dirti “brava!” per questa prosa, che è quasi un nuovo genere narrativo…, un ottimo esperimento in vista di un vero e proprio romanzo (umoristico?) sull’ambiente parlamentare che solo tu puoi scrivere con diletto e distacco ».