Inizio

Mia madre fu Zelinda Lenti

lettrice di salmi in processione

         un nodo di vento

         infinito sulla nuca.

Lenti Clemente fu mio padre

appassionato indagatore di romanzi

contadino e minatore

         occhi pungenti chiari.

Dal calendario, in rima non cercata,

i loro nomi per me scesi silenti:

Maria Margherita Lucia.

È molto, io credo. Mi basta.

(M.Lenti, da Sinopia per Appunti, 1997)

“Inizio” è esposta in una piccola galleria di quadri e poesie (divisione di Chirurgia generale dell’Ospedale di Urbino)

BIOGRAFIA

Maria Lenti ha vissuto la maggior parte dei suoi anni ad Urbino. Qui ama percorrere la città e i suoi dintorni in lunghe camminate e in bicicletta, ma dove le salite le lasciano il piacere e non le chiedono “sacrifici” inutili.

A sedici anni, computista commerciale, ha iniziato a lavorare come apprendista impiegata prima, poi come commessa nel suo luogo ideale: una cartolibreria frequentata da studenti della scuola del libro di Urbino, del liceo e delle magistrali, da professori dei medesimi istituti e dell’università.
Ha ripreso, sempre lavorando, a studiare da sola ed è arrivata alla maturità. Laureata in materie letterarie, ha insegnato lettere per quattro anni nella scuola media di Gazzo Padovano, poi italiano e latino (o italiano e storia) nelle superiori (a Pergola, Cagli, Urbania, Fossombrone e Urbino fino al 1994). L’insegnamento, dice, è stata una intensa felicità.

Corrispondente de “l’Unità” e di “Paese Sera” dal 1976 ai primi anni ottanta, ha collaborato nello stesso periodo alle pagine culturali di “Brescia oggi”. Data da allora anche l’attività saggistica (letteratura e arte) “versata” in riviste e in volumi collettanei. Recensioni e saggi su poeti e scrittori contemporanei (soprattutto della sua generazione), su artisti diversi del Novecento e sugli incisori della scuola urbinate.
Nel 1994 è stata eletta deputata al parlamento per rifondazione comunista. Rieletta nel 1996 (fino al 2001), sempre per il collegio di Urbino, è stata componente della commissione VII (Cultura, Scuola, Spettacolo, Sport). Ha portato a compimento, come relatore, le proposte di legge sul “Libro parlato”, sulla “Seconda lingua straniera nella scuola media”, sul “Barocco Leccese”, sul “Rifinanziamento della legge speciale di Urbino”. E’ stata relatore di minoranza della proposta di legge sulla “Riforma dei cicli scolastici”. Ha seguito particolarmente l’attuazione della legge 104 (handicap e scuola -anche università -), facendo anche parte della relativa commissione di indagine.


Ora si occupa per il prc (nelle Marche e nella commissione nazionale) di Università, di scuola, di questioni culturali. Sicché, Urbino-Roma è tragitto frequente. Tornando da Roma e ritrovando il cielo, anche notturno, della Scheggia e di Urbino, pensa spesso alla sua proposta di legge (una analoga, depositata al Senato, fu fermata alla prima illustrazione: naturalmente, alla Camera, la discussione non iniziò neppure) sull’ “Inquinamento luminoso”, sulla possibilità cioè che le stelle non continuino ad essere oscurate dalla luce mal orientata e sprecona della terra.


Partecipa a convegni, a letture di poesia, a conferenze, a incontri culturali a più voci. E’ stata chiamata anche a Edimburgo (Austria), a Monasterevin (Irlanda), a Tetove (Macedonia), e in Norvegia.